Quali sono le strategie comunemente suggerite ed adottate, anche se variabili in rapporto ad una serie di fattori, quali l’età o il grado di compromissione funzionale che conoscete??
Le variabili che entrano in gioco nello sviluppo con patologia grave sono molteplici. La finalità a lungo termine del progetto terapeutico è quella di favorire l’adattamento del soggetto al suo ambiente, il migliore possibile in rapporto alle specifiche caratteristiche del suo essere autistico. Ciò, al fine di garantire una soddisfacente qualità di vita al soggetto e all’intero sistema famiglia. Le strategie comuncamente adottate sono: Assicurare l'attenzione del bambino prima della comunicazione dicendo il suo nome, o fisicamente richiamando (per esempio, toccando la sua spalla); Controllare i segni della comprensione (il bambino realizza l'azione appropriata o tenta di rispondere espressivamente);
· Usare frasi semplici e corte;
· Ridurre la quantità di informazioni uditive data;
· Dare al bambino il tempo di rispondere prima di ripetere, dovuto alla possibilità di elaborazione uditiva in ritardo;
· Usare varie strategie visive di sostegno per accertarsi che il bambino capisca il messaggio dato
hai perfettamente ragione....queste strategie vengono fatte rientrare in due grandi categorie: • gli approcci comportamentali • gli approcci evolutivi Sapete dirmi qualcosa a riguardo???
L'approccio comportamentale è molto conosciuto. l'approccio comportamentale considera l'autismo un disturbo specifico, caratterizzato da un quadro di comportamenti anomali per eccesso o per difetto. I comportamenti anomali per eccesso comprendono aggressività, auto-stimolazione, linguaggio ecolalico, mentre quelli per difetto comprendono i deficit comunicativi, sociali e nel gioco. Secondo i comportamentisti ognuno di questi eccessi ed ognuno di questi deficit si correva in modo specifico con fattori ambientali. Questa correlazione può essere identificata e trattata attraverso l'applicazione dei principi del comportamentismo. Secondo questo punto di vista, è possibile cambiare i comportamenti attraverso la manipolazione dell'ambiente.
Per quanto riguarda l'appproccio evolutivo è determinato dall'importanza di identificare il livello di sviluppo funzionale ed emotivo raggiunto dal bambino, che comprenda le differenze individuali nel processamento delle informazioni sensoriali e motorie e il tipo di relazione ed interazione che il bambino stabilisce con gli adulti.
Mentre prima il trattamento veniva impartito solo da superspecialisti in un ambiente creato artificialmente per la terapia ( modello medico)....mentre oggi abbiamo un modello di trattamento generalista, in cui i naturali educatori: genitori, parenti ed insegnanti possono diventare ottimi terapeuti se correttamente formati e consigliati da professionisti esperti (modello co-terapia).
Le variabili che entrano in gioco nello sviluppo con patologia grave sono molteplici.
RispondiEliminaLa finalità a lungo termine del progetto terapeutico è quella di favorire l’adattamento del soggetto al suo ambiente, il migliore possibile in rapporto alle specifiche caratteristiche del suo essere autistico. Ciò, al fine di garantire una soddisfacente qualità di vita al soggetto e all’intero sistema famiglia.
Le strategie comuncamente adottate sono:
Assicurare l'attenzione del bambino prima della comunicazione dicendo il suo nome, o fisicamente richiamando (per esempio, toccando la sua spalla); Controllare i segni della comprensione (il bambino realizza l'azione appropriata o tenta di rispondere espressivamente);
· Usare frasi semplici e corte;
· Ridurre la quantità di informazioni uditive data;
· Dare al bambino il tempo di rispondere prima di ripetere, dovuto alla possibilità di elaborazione uditiva in ritardo;
· Usare varie strategie visive di sostegno per accertarsi che il bambino capisca il messaggio dato
hai perfettamente ragione....queste strategie vengono fatte rientrare in due grandi categorie:
RispondiElimina• gli approcci comportamentali
• gli approcci evolutivi
Sapete dirmi qualcosa a riguardo???
L'approccio comportamentale è molto conosciuto.
RispondiEliminal'approccio comportamentale considera l'autismo un disturbo specifico, caratterizzato da un quadro di comportamenti anomali per eccesso o per difetto. I comportamenti anomali per eccesso comprendono aggressività, auto-stimolazione, linguaggio ecolalico, mentre quelli per difetto comprendono i deficit comunicativi, sociali e nel
gioco. Secondo i comportamentisti ognuno di questi eccessi ed ognuno di questi deficit si correva in modo specifico con
fattori ambientali. Questa correlazione può essere identificata e trattata attraverso l'applicazione dei principi del
comportamentismo. Secondo questo punto di vista, è possibile cambiare i comportamenti attraverso la manipolazione
dell'ambiente.
Per quanto riguarda l'appproccio evolutivo è determinato dall'importanza di identificare il livello di sviluppo funzionale ed emotivo raggiunto dal bambino, che comprenda le differenze individuali nel processamento delle informazioni sensoriali e motorie e il tipo di relazione ed interazione che il bambino stabilisce con gli adulti.
RispondiEliminaciao, volevo farle una domanda: ma questi trattamenti possono essere impartiti anche da non specialisti?
RispondiEliminaMentre prima il trattamento veniva impartito solo da superspecialisti in un
RispondiEliminaambiente creato artificialmente
per la terapia ( modello medico)....mentre oggi abbiamo un modello di trattamento generalista,
in cui i naturali educatori: genitori,
parenti ed insegnanti possono diventare ottimi terapeuti se correttamente
formati e consigliati da professionisti esperti (modello co-terapia).